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Incontro tra antiche usanze e innovazione

Una chiacchierata con Benedetta Alberti, titolare dell’azienda agricola umbra BIOALBERTI.

Benedetta, la domanda è scontata ma ci racconti come e quando nasce la vostra azienda Agricola e dove si trova?

Siamo un’azienda a conduzione familiare che opera nel settore agricolo da ben quattro generazioni, iniziata negli anni ’30 con l’acquisto da parte del mio bisnonno di un vasto territorio situato tra le dolci colline umbre, a Poggio Aquilone, una frazione del comune umbro di San Venanzo. Si trova sulla sommità di una collina marnoso-calcarea che domina il corso dei torrenti Faenella, San Fortunato e Fosso dè Pozzi, affluenti del torrente Fersinone, ad un’altezza di 295 mt. slm abitato da 57 abitanti.

Da quanto tempo l’azienda si è convertita al Biologico?

La nostra passione per la terra e il nostro impegno nei confronti della sostenibilità ambientale ci hanno spinto a seguire un percorso biologico dal 1998 poiché siamo fermamente convinti che la scelta di un’alimentazione sana e biologica sia fondamentale per la salute e il benessere delle persone.

Cosa vuol dire portare avanti una vera agricoltura biologica?

Bio Alberti ha scelto l’agricoltura biologica per riportare in tavola sapori genuini e prodotti salutari e ha voluto coltivare i grani antichi proprio per la loro naturale resistenza; esse erano infatti già coltivate in un’epoca in cui i moderni concimi azotati o il glifosato non erano ancora diffusi.  I grani antichi risultano più tollerabili per un minor contenuto di glutine, più digeribili, dal gusto più intenso e aromatico ed hanno più nutrienti poiché hanno radici molto profonde che riescono a pescare più sostanze nutritive dal terreno. Proprio perché possiedono un indice di glutine più basso, devono necessariamente essere lavorati con più attenzione, richiedendo temperature più basse di lavorazione e tempi più lunghi di lievitazione.

Quanto è importante coniugare la tradizione contadina antica con le tecniche contemporanee?

Ci teniamo a sottolineare di essere un’azienda giovane e dinamica dove la leva giovanile rappresenta un valore importate per il nostro futuro, dedicandoci alla ricerca dell’incontro tra antiche usanze e procedimenti innovativi, tesi alla valorizzazione della qualità di un prodotto autentico. A guidare queste scelte c’è sempre stato un grande amore per la terra, il rispetto per la sua fertilità e per i ritmi della natura, con l’impegno di custodirla e salvaguardarla. Infatti i terreni all’interno dell’Azienda sono coltivati come nei tempi antichi, in rotazione, e concimati con fertilizzanti organici provenienti dal nostro piccolo allevamento di bovini di razza Chianina.

La Vostra farina è prodotta direttamente nel vostro molino oppure coltivate i grani nelle vostre terre e macinate in esterno?

Le Farine BioAlberti nascono dalla molitura dei nostri grani coltivati con metodi di agricoltura biologica. Vengono macinate a pietra in un mulino ad acqua, che abbiamo la fortuna di avere a 10 Km dall’azienda. Il cereale viene macinato più lentamente ed il germe, cioè la parte nutritiva del chicco, rimane intatto preservando al meglio le qualità organolettiche e mantiene intatti gli elementi nutritivi indispensabili al nostro organismo.

Cosa s’intende quando si parla di grani antichi e perché è necessario consumarli?

Bio Alberti ha scelto di coltivare i grani antichi proprio per la loro naturale resistenza, essi erano infatti già coltivate in un’epoca in cui i moderni concimi azotati o il glifosato non erano ancora diffusi. I grani antichi risultano più tollerabili per un minor contenuto di glutine, più digeribili, dal gusto più intenso e aromatico ed hanno più nutrienti poiché hanno radici molto profonde che riescono a pescare più sostanze nutritive dal terreno. Proprio perché possiedono un indice di glutine più basso, devono necessariamente essere lavorati con più attenzione, richiedendo temperature più basse di lavorazione e tempi più lunghi di lievitazione.

Oltre ai cereali voi producete anche legumi? Quali?

Produciamo una vasta gamma di legumi come lenticchie, ceci, fagioli borlotti, fagioli cannellini, fagioli neri, cicerchie, ceci neri e fava decorticata. E li facciamo sia al naturale, quindi semplicemente lessati e messi in barattolo di vetro ed abbiamo una linea di prodotti decorticati, ed essendo privi della cuticola, non necessitano di ammollo e si cuociono velocemente.

Ci parli del progetto Nutrigran Bio? Di cosa si tratta?

Nutrigran bio è stata una sperimentazione tra produttori e panificatori per la ricerca di antiche varietà di cereali e conseguente realizzazione di prodotti da forno.

Secondo te quanto è vera la frase “tutto quello di cui abbiamo bisogno è meno”?

Vivere in campagna e lavorare nella mia azienda agricola mi ha insegnato ad apprezzare le cose semplici della vita. Ho ridotto al minimo le distrazioni superficiali e mi sono focalizzata sulla bellezza della natura, sul ritmo tranquillo della vita rurale e sulla soddisfazione di coltivare il cibo sano e genuino. La mia esperienza mi ha insegnato che la vera ricchezza non si misura in beni materiali, ma nella connessione con la terra, nella comunità locale e nella realizzazione personale. Ho imparato a valorizzare il tempo trascorso all’aria aperta, a godermi i piccoli piaceri della vita di campagna e a concentrarmi sulle relazioni significative con le persone intorno a me. Quindi, per me, la frase è non solo vera, ma anche la guida principale della mia scelta di vita. Vivere con meno mi ha portato una pace interiore e una soddisfazione che non avrei mai immaginato nelle frenetiche sfide della vita cittadina.

Consiglieresti a un giovane che vive in città di mollare tutto e andare a vivere in campagna?

Consiglierei a un giovane di considerare attentamente la possibilità di trasferirsi in campagna, ma sottolineerei che questa decisione deve essere ben ponderata e consapevole. Vivere in campagna può offrire numerosi benefici, come uno stile di vita più tranquillo, un contatto più stretto con la natura e la possibilità di coltivare un senso di comunità. Tuttavia, è fondamentale valutare anche le sfide potenziali, come le limitate opportunità di lavoro, la minore accessibilità ai servizi urbani e la distanza dagli amici e dalla famiglia.

5 parole che identificano la vostra azienda…

Le cinque parole che mi vengono in mente per rappresentare la nostra azienda sono:

Sostenibilità

Qualità

Passione

Biologico

Salute

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